Gli alti livelli di emoglobina glicata rappresentano un forte predittore di mortalità nei pazienti non-diabetici e con disfunzione sistolica ventricolare sinistra
Gli elevati livelli di emoglobina glicata ( HbA1c ) sono un forte predittore di mortalità nei pazienti non-diabetici con disfunzione sistolica ventricolare sinistra.
Sono stati studiati 970 pazienti senza diabete e con scompenso cardiaco, di cui il 45% presentava disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( definita come frazione d’eiezione ventricolare sinistra del 45% o valore inferiore ) e il 50% aveva livelli di HbA1c sopra il 6% ( limite normale superiore ).
Sessantotto pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra presentavano un rischio di mortalità 2.4 volte maggiore rispetto ai 368 soggetti con livelli HbA1c pari al 6.7% o valori inferiori ( hazard ratio, HR= 2.4 ).
Il rischio è rimasto significativamente elevato dopo aggiustamento per età e co-morbidità ( HR= 1.9 ).
L’incremento di mortalità non è stato osservato nei pazienti con frazione d’eiezione ventricolare sinistra maggiore del 45% ( HR= 1.44; p= 0.36 dopo aggiustamento ).
Il brusco aumento della mortalità con valori di HbA1c di 6,7%, rende la misurazione dell’emoglobina glicata un utile strumento per la stratificazione del rischio nei pazienti non-diabetici con frazione d’eiezione ventricolare sinistra minore o uguale al 45%. ( Xagena2009 )
Fonte: Heart, 2009
Cardio2009 Endo2009